La Fabbrica dell’Aria: un condizionatore naturale a Firenze

I condizionatori rappresentano indubbiamente una delle invenzioni più grandiose di tutti i tempi, ma siamo certi che questi strumenti tecnologici siano privi di controindicazioni per la salute e per l’ambiente? Non abbiamo forse la certezza che questi oggetti contribuiscono in modo rilevante al surriscaldamento globale?

Sono tutti interrogativi leciti, che hanno portato alla sperimentazione di un nuovo metodo innovativo per combattere l’afa estiva senza l’utilizzo di strumenti di raffreddamento dell’ambiente quali umidificatori, condizionatori o altri; un sistema che funziona tramite il solo utilizzo delle piante.

La fabbrica dell’aria: l’utilizzo delle piante per raffreddare gli ambienti e depurare l’aria

L’idea di realizzare un sistema che fosse in grado di sfruttare le piante per rinfrescare l’aria deriva da un famoso neurobiologo italiano, che ritenne possibile la realizzazione di un sistema capace di utilizzare le piante per filtrare e raffreddare l’aria all’interno di una stanza in modo assolutamente naturale, ed è proprio da questo obiettivo che gli esperti si sono mossi per realizzare il primo sistema di depurazione indoor ancora in fase di sperimentazione, ma che promette lo sviluppo di un progetto innovativo senza precedenti.

Il prototipo che corrisponde all’idea dei neurobiologici che hanno contribuito alla definizione di questo sistema si trova attualmente in un grande edificio di Firenze, nell’ex Manifattura Tabacchi: uno stabile composto da decine di edifici, e si basa su un’idea di funzionamento davvero originale: la realizzazione di una teca di vetro contenente ficus, banani e selci utile a depurare l’aria, che in questo modo esce rinfrescata, con un tasso di umidità minore e con il 98% di agenti inquinanti in meno.

Avvio e finalità del progetto della “Fabbrica dell’Aria”

Il progetto della Fabbrica dell’aria è stato avviato a Firenze, dalla Pnat, un’azienda start up nata a Firenze nel laboratorio Internazionale di neurobiologia delle piante, diretto dallo scienziato e docente universitario Stefano Mancuso insieme ad un team composto da esperti e ricercatori.

Il sistema di depurazione indoor è stato realizzato all’interno dello stabile con l’intenzione di valutare il proseguimento di un progetto di grandezza mondiale, che se oggi appare impossibile o perlomeno quasi “bizzarro”, possiede al contrario ottime possibilità di realizzarsi e apportare innumerevoli benefici all’uomo, sia dal punto di vista salutare che dal punto di vista economico, con un miglioramento complessivo del tenore di vita.

Secondo i neurobiologi che stanno partecipando al progetto, la fabbrica dell’aria sarebbe in grado di purificare fino a 5 mila metri cubi d’aria ogni ora, avendo la capacità le piante di trattenere gli agenti inquinanti e filtrarli in modo naturale, soprattutto se si tratta di specie a foglia larga (come le selci e i ficus). In questo modo, l’aria viene ispirata dalla serra e filtrata dalle piante, rinfrescando la stanza e mantenendo l’aria salubre nel lungo tempo.

Non sappiamo ancora quali possano essere gli sviluppi del progetto, di certo si tratta di una soluzione utilizzabile in qualsiasi spazio urbano, non soltanto in edifici abitativi ma anche in strutture commerciali e uffici, sfruttando i naturali processi biochimici e fisiologici che le piante sono in grado di svolgere sul nostro pianeta.

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