Green Marketing: le scelte di IKEA e H&M Conscious

Il Green Marketing
Cos’è e perché ce n’è bisogno

Arrivati ormai al 2019, non c’è dubbio che la politica più saggia da attuare in ogni società speculativa sia quella della “green economy“, una strategia che punti all’incremento dell’indice di sostenibilità di un’azienda.
Non è infatti un mistero per nessuno che le risorse naturali del nostro pianeta si stiano inesorabilmente esaurendo e che c’è bisogno di correre ai ripari; ciononostante la società consumista deve continuare il suo percorso e le aziende produttrici di beni di seconda necessità allo stesso modo hanno bisogno di continuare a produrre, consumare e vendere per rimanere in piedi, per pagare gli stipendi ai propri operai e capitalizzare in un mondo che sta volgendo sempre di più l’attenzione verso gli sprechi e la salute del pianeta.
Il perfetto compromesso risiede in una strategia di Green Marketing, che si preoccupi di lasciare invaiato il bilancio ottenendo però allo stesso tempo un consumo minore di risorse e riducendo l’impatto ambientale.

La stategia di Green Marketing
I passi fondamentali per operare in un’economia sostenibili

Una strategia di Green Marketing prevede un programma utile a rafforzare la reputazione di un’azienda sul piano socio-economico; si deve preparare l’azienda a interagire con le necessità di un nuovo tipo di consumatore, un cittadino responsabile verso l’ambiente che ricerca ora una consapevolezza più matura nel venditore.
Il programma green prevede alcuni passaggi fondamentali:

  • la cura per il prodotto innanzitutto, che può essere magari commercializzato sul territorio (a chilometro zero) o che comunque deve essere creato con il rispetto per le risorse ambientali, quindi ecologico;
  • l’attenzione per l’imballaggio;
  • la certificazione green tramite etichetta, che attesti il percorso del prodotto dalla A alla Z.

Tutto ciò ha ovviamente un prezzo; ed è per questo che l’adozione di una strategia economica di tipo green causa sempre un aumento del costo dell’oggetto; ma il compratore informato e consapevole è ben disposto a pagare di più per un bene eco sostenibile, poiché ne riconosce il valore.


IKEA e H&M: due aziende che combattono per il pianeta
People and Planet Positive e H&M Conscious

La società svedese Ikea è sempre stata in vetta alle classifiche per quanto riguarda la green economy; scelta saggia se si pensa che è tra le maggior consumatrici di legno in tutto il mondo e proprio per questo ancor più responsabile nei suoi confronti.
L’azienda risponde a precise direttive per le condizioni di lavoro e il rispetto per l’ambiente e tramite l’angolo delle occasioni presenta già da alcuni anni al pubblico delle soluzioni economiche per il riutilizzo di merce consumata (seppur ancora conforme) o in esubero in modo da avvicinare i clienti con meno possibilità ed esigenze alla possibilità di riutilizzare prodotti da riciclare.
Per il 2020 ha lanciato un’ulteriore progetto per la sostenibilità: People and Planet Positive; un piano che ha lo scopo di illustrare i vantaggi di un’economia sostenibile e soprattutto di raggiungere l’indipendenza energetica per l’intera società.
H&M è un altro buon esempio che ci ricorda che anche il settore della moda più impegnarsi a ridurre l’impatto ambientale ed ha per questo messo a punto la nuova iniziativa H&M Conscious, per il riciclo di abiti usati.
Raccogliendo materiale “di scarto” in tutti gli store sparsi per il mondo, H&M è riuscita a produrre più di un milione di capi in canapa e lino biologico, trovando un’entusiasta risposta da parte dei clienti.

È quindi certo che il Green Marketing sia la soluzione del futuro che porterà incrementi di profitti alle aziende e una nuova consapevolezza verso il pianeta.

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