Al giorno d’oggi si parla molto di salvaguardia dell’ambiente, in quanto tutti si stanno rendendo conto che andare avanti di questo passo, pensando solamente all’interesse personale senza alcun rispetto per la natura che ci circonda, ci porterà ben presto all’auto-distribuzione.
Meno del 20% della popolazione, infatti, usa attualmente la bicicletta (o si reca a piedi) per andare a scuola o al lavoro. Ecco perché il tema della mobilità sostenibile, che andremmo a trattare di seguito, dovrebbe essere preso in considerazione seriamente da noi e dalle aziende e farci riflettere e prendere delle decisioni utili anche per il futuro dei nostri figli; decisioni necessarie per permettere al pianeta di avere il futuro che si merita, senza farci pensare che sia già troppo tardi.
La mobilità sostenibile rappresenta sicuramente un passo importante e imprescindibile per continuare a credere nel nostro pianeta. Si stima che entro il 2020 il car sharing, ad esempio, aumenterà del 10%. Un valore non altissimo ma comunque considerevole.
Le iniziative che riguardano abbonamenti a mezzi pubblici, biciclette elettriche o pieghevoli (comode da trasportare nei mezzi pubblici), sono passi importanti per migliorare la situazione, ma ciò che farebbe davvero la differenza è proprio la condivisione dei mezzi e l’utilizzo di auto elettriche nel mondo del lavoro.
In Italia, la diffusione delle auto elettriche sta leggermente crescendo (grazie alle flotte aziendali) ma la strada per la loro diffusione è ancora lunga (solo lo 0,2% delle auto risulta ad oggi elettrico).
La consapevolezza dell’esistenza di queste problematiche, ha aperto la strada alla creazione di interessanti opportunità che vale la pena approfondire ma, soprattutto, cogliere.
Vediamo insieme qualche esempio di opportunità creata per le aziende per spingerle a muoversi nella giusta direzione.
Share’ngo
Il servizio è attivo già in diverse città italiane (Roma, Milano, Firenze e Modena) ma si sta via via ampliando anche in altre grandi città. Lo scopo è quello di portare più persone a utilizzare le vetture elettriche messe a disposizione iscrivendosi al portale ufficiale della compagnia. Il servizio è aperto anche a privati cittadini, ma per le aziende ci sono delle offerte particolari con tanto di console online dedicata per la gestione dei propri dipendenti. Questo sistema promette di ridurre i costi e gli oneri di gestione dei rimborsi; in più, il tutto risulta fiscalmente deducibile. Un altro vantaggio è dato anche dal fatto che questi mezzi non hanno limitazioni nelle zone a ZTL (zone a traffico limitato) e possono parcheggiare gratis ovunque (risparmiando soldi e tempo necessario per la ricerca del parcheggio). Sicuramente un’opportunità da cogliere al volo da parte delle aziende che oltre a beneficiare dei vantaggi descritti potrebbero contribuire alla riduzione dell’inquinamento urbano e promuovere l’utilizzo del servizio.
Askoll
L’azienda vicentina è sempre attenta alle problematiche legate all’ambiente e, da diversi anni, partecipa agli eventi promossi durante la settimana europea della mobilità sostenibile, promuovendo, con varie scontistiche per i clienti, i propri veicoli elettrici.
Oltre a ciò, fornisce in outsourcing i propri mezzi elettrici per le forze dell’ordine. Da segnalare, tra le altre, l’offerta sui servizi di noleggio (anche per lunghi periodi) di veicoli a due ruote elettrici, che vengono proposti alle aziende per gli spostamenti urbani senza problemi di limitazioni e a prezzi convenienti.
Enerpoint e ABB
Enerpoint (ditta specializzata in fotovoltaico) e ABB (società leader nel trasporto eco-sostenibile) hanno recentemente proposto congiuntamente una convenzione per le aziende allo scopo di promuovere la mobilità sostenibile.
Oggetto della convenzione è la fornitura di colonne di ricarica per le auto elettriche. La convenzione può essere eventualmente estesa, se l’azienda lo richiede, anche all’installazione di un impianto fotovoltaico. I dettagli dell’offerta si possono trovare all’interno dei loro siti web, dove si potrà prendere visione anche dei vari progetti realizzati in collaborazione con Legambiente per i piani urbani della mobilità sostenibile (PUMS). Altro passo, questo, utile a dimostrare come le aziende siano orientate a ridisegnare l’area urbana a seconda dei bisogni delle persone ma nel rispetto della natura.
Ciò che fino a oggi può aver rallentato la diffusione di veicoli elettrici è anche, purtroppo, la poca diffusione delle colonne di ricarica. In tal senso, le aziende stanno iniziando a sfruttare gli incentivi promossi a livello europeo per provvedere ai piani di posa delle infrastrutture che, nell’arco di tre/cinque anni, permetteranno una migliore copertura anche nelle zone extraurbane.
La speranza è che queste iniziative siano finalmente in grado di dare il giusto risalto al tema della mobilità sostenibile per l’inizio di un percorso collettivo verso la diminuzione degli impatti ambientali, sociali ed economici generati dai veicoli.